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Il libro narra le vicende che coinvolsero il paese nel 1822. Di Calvello era Carlo Mazziotta designato a guidare la rivolta antiborbonica in Basilicata. La notte del 10 febbraio 1822, un gruppo di circa 60 Carbonari liberò dal carcere fra' Luigi Rosella arrestato qualche giorno prima. I Carbonari si stavano allontanando quando una squadriglia incontrò il giovane Francesco Paolo De Grazia che stava rientrando a casa. Per paura di essere denunciati, i carbonari uccisero il giovane. Pochi giorni dopo un reparto di 1000 soldati Austriaci, al comando del maresciallo Roth, arrestò quasi tutti i rivoltosi. La Corte Marziale processò 52 imputati emettendo 33 condanne a morte. Per 9 di essi la sentenza fu eseguita il 13 marzo 1822. Per gli altri condannati le sentenze furono commutate all'ergastolo o in pene minori. Molte sono le opere di storia che si sono interessati dei moti carbonari di Calvello, ma è la prima volta che vengono pubblicati gli interrogatori dei nove condannati a morte. Prefazione di Nicola Lisanti.